In Italia, nel 1897, Carlo Fossa Mancini brevetta la prima addizionatrice italiana prodotta industrialmente, sia pure in Francia. L’industria italiana resterà esclusa abbastanza a lungo da questo mercato. Le prime macchine italiane di un certo rilievo commerciale arriveranno solo a metà degli anni trenta, sulla spinta dell’autarchia. Tra queste si possono ricordare la calcolatrice Numeria e le addizionatrici Alfa e Totalia, quest’ultima prodotta su licenza della svedese Addo.