Negli anni ’60 sicuramente non esisteva internet, e per collegarsi ad un computer remoto si utilizzava un aggeggio curioso: L’Accoppiatore Acustico.
Praticamente si può considerare il nonno dei modem odierni, una scatola collegata al computer (di solito in seriale RS-232) dotata di 2 alloggiamenti dove si “infilava” la cornetta telefonica. La trasmissione dei dati avveniva accoppiando acusticamente il computer con la cornetta del telefono, e la trasmissione avveniva da punto a punto, o meglio era possibile collegare un solo computer alla volta. Lontano il concetto della rete globale Internet.
Come funziona ? I primi modem funzionavano in “acustica”, cioè il numero era composto su un telefono reale e quindi il telefono veniva posto sul modem. Quindi il modem emetteva suoni che venivano inviati al modem remoto e quest’ultimo rispondeva. Questa tecnica ha due inconvenienti: la comunicazione è udibile e un piccolo suono forte nella stanza interrompe la connessione. Il livello di velocità può raggiungere fino a 300 bauds, o 300 bit/s.
Oggi questa tecnologia fa sorridere, ma si è resa necessaria per sviluppare successivamente il sistema di comunicazione che usiamo quotidianamente sul nostro computer: Internet